Immagina il tuo sito web come una sorta di casa digitale, un luogo virtuale che diventa il tuo spazio online.
Ma cosa serve veramente per costruire questa “casa” online? Nelle prossime righe vediamo come è fatto un sito web e quali sono gli elementi principali che lo compongono.
Hosting
L’hosting è sostanzialmente un’area virtuale che acquistiamo online per assicurare una sede al nostro sito web. Possiamo paragonare il concetto di hosting al terreno su cui si erge una casa.
Quindi, quando si inizia la costruzione di un sito web, uno dei passaggi più importanti è trovare lo spazio più idoneo in cui archiviare tutti i file e i dati fondamentali per il suo funzionamento.
Questo spazio virtuale è appunto fornito dal servizio di hosting, senza di esso, il nostro sito non avrebbe un luogo online in cui sorgere, proprio come una casa non può esistere senza un terreno solido su cui poggiare le fondamenta.
Quando si cerca un buon servizio di hosting, è fondamentale considerare il suo impatto sulla velocità di caricamento del sito web, sulla sicurezza e sulla disponibilità online. Sono diversi i provider che mettono a disposizione servizi di web hosting, i più conosciuti sono: Hostinger, SiteGround, Ionos, Dream Host, Blue Host.
Dominio
Il secondo punto che ci rivela come è fatto un sito web, è il dominio, ossia l’indirizzo che digitiamo nel nostro browser quando vogliamo visitare un sito web. Nel nostro caso, il dominio è “creativevr.it”.
Proprio come l’indirizzo di casa, ogni dominio è unico e serve a identificare in modo univoco un sito web all’interno della rete.
Il dominio è quindi composto dall’estensione (detta anche TLD, Top Level Domain), che nel nostro caso è “.it”.
Sono disponibili diverse estensioni, ciascuna con una natura diversa, ad esempio, il “.it” identifica genericamente i siti italiani come il “.fr” quelli francesi e “.de” quelli tedeschi. Esistono anche estensioni che non fanno riferimento alla localizzazione, come il classico “.com”, “.info” (impiegato per i siti a taglio informativo), “.gov” (per i siti istituzionali governativi), “.shop” (per gli e-commerce) e così via.
Oltre all’estensione, un dominio è poi formato dal nome vero e proprio (detto dominio di secondo livello), per il quale vi è libera scelta da parte dell’utente, purché non sia già occupato.
In genere il nome è rappresentato dalla ragione sociale dell’azienda o comunque dal nome con cui l’attività viene identificata dal pubblico. Talvolta, soprattutto per le aziende che vogliono fare local marketing, è conveniente inserire la località in cui l’azienda opera. Questo permette di essere immediatamente intercettato dai potenziali clienti nella zona. Altro suggerimento è quello di inserire nel dominio di secondo livello, una parola chiave estremamente efficace per migliorare il posizionamento nei risultati di ricerca.
Codice di programmazione / CMS
Altro aspetto che definisce nel concreto come è fatto un sito web è il codice di programmazione, ossia le istruzioni che vengono impartite dal programmatore per progettare l’architettura della “casa digitale”.
Gli sviluppatori si avvalgono di diversi linguaggi di programmazione per costruire un sito completo, tra cui HTML che definisce la struttura, CSS che gestisce lo stile e il layout, e infine JavaScript che si occupa delle funzionalità dinamiche.
Tuttavia, non è sempre obbligatorio realizzare un sito web con i codici di programmazione, in quanto oggi sono disponibili i cosiddetti CMS (Content Management System), il più noto è WordPress, che forniscono una base di partenza, che va poi integrata con diversi Plugin e riadattata in base alle esigenze specifiche.
Come si può intuire, per realizzare un sito web occorrono conoscenze e competenze molto specifiche, soprattutto se consideriamo il fatto che non basta curare l’estetica, ma un sito web deve anche essere performante e restituire un’ottima esperienza di navigazione per l’utente (se vuoi approfondire l’argomento e capire quali sono i passi per progettare un sito web efficace, leggi qui).
Infatti, una volta costruito, occorre curare la funzione responsive (per fare in modo che si adatti a diversi dispositivi) e avviare una serie di test per garantire una User Experience eccellente.